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Biologo Nutrizionista

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Aiutare a vincere la sedentarietà: il ruolo del nutrizionista

Il mio ruolo di nutrizionista non si limita al solo intervento nutrizionale, ma cerca di stimolare a vincere la tendenza alla sedentarietà, ad adottare comportamenti più idonei per avere uno stile di vita attivo. Questo significa:

  • evitare i comportamenti che favoriscono la sedentarietà come l’uso della macchina e dell’ascensore, guardare la tv, giocare al computer e al telefono, ecc…;
  • adottare comportamenti attivi come muoversi a piedi, in bicicletta, salire le scale, giocare all’aria aperta;
  • indirizzare verso programmi adeguati di attività fisica. Laddove necessario, mi preoccupo come nutrizionista di coinvolgere altre figure professionali per stabilirne i livelli e le modalità più opportune.

A tal proposito, presso la Blue Clinic di Bagno a Ripoli dove esercito, è stato creato “Perdere peso con il Medical Fitness”, un percorso che vede coinvolte varie figure professionali nell’identificazione di un programma di attività fisica monitorato e personalizzato.

Presso il mio studio artEnutrizione ho avuto la possibilità di creare diversi percorsi multidisciplinari integrati tra cui anche quello fra nutrizionista e personal trainer laureato in scienze motorie, affinché l’attività fisica, attraverso un intervento personalizzato e mirato, diventi strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi, sia in termini di perdita di peso che di recupero di massa muscolare.

La sedentarietà è il nemico numero uno per la salute e il benessere psicofisico

Il Ministero della Salute sta svolgendo campagne di promozione dell’attività fisica nel tentativo di contrastare la tendenza alla sedentarietà in aumento nella popolazione; muoversi quotidianamente, infatti, produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona. 

Benefici dell’attività fisica per la salute

Gli studi scientifici che confermano gli effetti benefici dell’attività fisica sono ormai innumerevoli e mettono in luce che essa:

  • migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2;
  • previene l’ipercolesterolemia e l’ipertensione e riduce i livelli della pressione arteriosa e del colesterolo;
  • diminuisce il rischio di sviluppo di malattie cardiache e di diversi tumori, come quelli del colon e del seno;
  • riduce il rischio di morte prematura, in particolare quella causata da infarto e altre malattie cardiache;
  • previene e riduce l’osteoporosi e il rischio di fratture, ma anche i disturbi muscolo-scheletrici (per esempio il mal di schiena);
  • riduce i sintomi di ansia, stress e depressione.

L’attività fisica per i bambini e i ragazzi, inoltre, previene i comportamenti a rischio come l’uso di tabacco, alcol, diete non sane e atteggiamenti violenti e favorisce il benessere psicologico attraverso lo sviluppo dell’autostima e dell’autonomia, oltre a facilitare la gestione dell’ansia e delle situazioni stressanti; inoltre, producendo dispendio energetico, diminuisce il rischio di obesità.

 

Per informazioni e appuntamenti

Perché si fa poca attività fisica?

La popolazione è sicuramente sensibile a questi messaggi, ma, nonostante questo, la proposta è disattesa: viene da domandarsi perché le persone fanno poca attività fisica.
Moltissimi iniziano programmi di attività fisica magari anche con tanto entusiasmo, ma questi programmi spesso non sono idonei e sono “forzati”. Il risultato è inevitabile: forti dolori, palpitazioni, grandi sudate e abbandono del programma intrapreso. Perché sia efficace e diventi una piacevole abitudine, l’attività fisica non deve essere sentita come un obbligo, ma come un piacere, una necessità, un divertimento:

  • la prima cosa nella scelta del tipo di attività fisica da intraprendere è la ricerca della piacevolezza, che può essere dovuta sia al tipo di attività in sé (secondo le proprie capacità e attitudini), sia alla modalità con cui viene effettuata (in compagnia, ascoltando la musica, all’aria aperta ecc);
  • la seconda cosa fondamentale è l’allenamento: chi non ha mai fatto attività fisica o è da molto in inattività, deve iniziare un adeguato programma di allenamento che consiste, generalmente, in 15 minuti per i primi giorni a intensità moderata per poi aumentare gradualmente i tempi e l’intensità dell’esercizio secondo le proprie capacità;
  • la terza cosa fondamentale è la continuità e la costanza: una volta iniziata l’attività sportiva è bene riuscire a mantenere l’impegno per garantire da un lato gli effetti dell’allenamento, dall’altro i benefici che da essa derivano, tenendo presente che il nostro corpo risponde alle continue sollecitazioni sempre meglio, adattandosi a carichi di lavoro sempre più intenso.

Chi poi ha una storia complicata ed è in sovrappeso o obeso, affinché l’attività fisica possa essere veramente utile alla salute, deve necessariamente seguire programmi specifici personalizzati e adeguati, sulla base delle valutazioni dei medici e del personale sanitario (fisioterapisti e laureati in scienze motorie) specializzato nel settore.