Alice in the WisdomLand
Alice, l'attività fisica e l'insonnia
di Alice Guazzini e Silvia CIani
La letteratura scientifica ribadisce da tempo quanto l’attività fisica regolare e continuativa abbia numerosi benefici in termini di salute: contribuisce a mantenere stabili i livelli di glicemia nel sangue, diminuendo cosi' il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2, è in grado di prevenire anche l’obesità, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione, riducendo il rischio di sviluppare malattie cardiache e diversi tumori (colon e seno), inoltre diminuisce il rischio di morte prematura (infarto ed altre malattie cardiache), previene l’osteoporosi e il rischio di fratture, ma ha anche un ruolo sulla prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici (mal di schiena) e contribuisce ad attenuare anche i sintomi di ansia, stress e depressione.
Alice e l'Ipertensione dal punto di vista del microbiota intestinale
Di Alice Guazzini e Silvia Ciani
Da tempo ormai si parla del microbiota, l'insieme di tutte le specie microbiche che vivono in maniera simbiontica nell’organismo umano senza danneggiarlo, essenziale per la nostra sopravvivenza e responsabile di molti aspetti della salute umana.
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Alice e la perdita di peso
Di Alice Guazzini e Silvia Ciani
L'obesità rappresenta un importante problema di salute pubblica. Contribuisce al carico complessivo di malattie e mortalità nonché diminuisce la qualità della vita. Numerosi sono i fattori che possono influenzare negativamente l'efficacia dei trattamenti dietetici per l'obesità: fattori fisici, ambientali ed emotivi, ma anche una predisposizione genetica degli individui. Infatti, una storia familiare di obesità, peso corporeo elevato alla nascita e obesità durante l’infanzia possono incidere anche in maniera importante nella capacità di perdere peso in età adulta. Innumerevoli nella pratica clinica infatti sono le storie di diete intraprese, piu' o meno fallimentari in quanto non prevedibili nei risultati e deludenti rispetto alle aspettative e quindi abbandonate.
Alice, l' Endometriosi e la Dieta
di Alice Guazzini e Silvia Ciani
Questa volta ci siamo focalizzate e volutamente dilungate su una patologia, l'ENDOMETRIOSI, oggi finalmente riconosciuta, perchè colpisce molte donne, fin dalla giovane età, modificando iin negativo la qualità della vita.
L'endometriosi è una malattia cronica, infiammatoria e debilitante associata a dolore pelvico e infertilità, colpisce il 10% delle donne in età fertile e deriva da un’anomalia delle cellule della cavità uterina che migrano verso sedi extra-uterine. Da un punto di vista sintomatico include diverse caratteristiche ma tipi di dolore non specifici, un aumento del rischio di infertilità, affaticamento, spossatezza, mal di testa, disturbi intestinali e mancanza di energia, .Il dolore pelvico è un sintomo cardinale per molte persone che soffrono di endometriosi, ma non è un indicatore specifico poiché è associato a diversi disturbi ginecologici e non. Una dismenorrea progressiva dovrebbe far sorgere il sospetto di endometriosi poiché la dismenorrea primaria non aumenta di gravità nel tempo. La percezione del dolore può variare in intensità, momento in cui si manifesta e durata a seconda della paziente.
Alice, la caffeina ed il rischio cardiovascolare
Di Silvia CIani e Alice Guazzini
Diverse evidenze scientifiche suggeriscono che la caffeina abbia degli effetti benefici nei confronti delle malattie cardiovascolari, anche se il meccanismo che porta a questo risultato non è ancora del tutto stato chiarito. A sostegno di tale effetto positivo vi è la promozione della vasodilatazione dell’endotelio vascolare, ma anche una serie di meccanismi biochimici, diversi per tessuti e cellule, attraverso i quali la caffeina modula i livelli intracellulari di Calcio e conseguentemente l’attivazione o disattivazione di alcuni geni.
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Alice In The WisdomLand e le matricole
di Alice Guazzini e Silvia Ciani
Il periodo universitario può essere un periodo critico per i ragazzi perchè può aumentare il rischio di incorrere in cattive abitudini come la scarsa attività fisica, la bassa aderenza alla dieta mediterranea, l’elevato consumo di cibi ricchi di grassi, zuccheri, trash food e alcol. Queste condizioni possono stravolgere lo stile di vita e promuovere un aumento di peso che può persistere in età adulta ed avere conseguenze importanti sullo stato di salute.
Un recente studio pubblicato su Nutrients, ha analizzato questi comportamenti in un campione di 584 studenti universitari (di 20 anni circa) di Madrid.
Alice, il Riso e l'Indice Glicemico
Di Alice Guazzini e SIlvia CIani
L'indice glicemico (IG) esprime la velocità con cui gli alimenti causano un aumento della glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue), dalla loro ingestione fino a 2 ore dopo. Generalmente, alimenti che fanno aumentare la glicemia in modo rapido hanno un alto IG, quelli che la fanno salire in modo più graduale hanno un IG basso se paragonati agli effetti sulla glicemia della somministrazione di 50 gr di zuccheri o 50 gr di pane bianco.
L’IG è influenzato da diversi fattori che possono essere legati sia alla dieta, per la presenza di grassi, fibre, proteine e addirittura porosità e temperatura di consumo dell’alimento, sia all’individuo per il grado di masticazione, la velocità di svuotamento gastrico, l’assorbimento intestinale, la secrezione e la resistenza periferica all’insulina ma anche a molti altri che tutt’oggi non conosciamo.
Alice, la menopausa e la Dieta Mediterranea
Di Alice Guazzini e Silvia Ciani
Questa volta, è stato preso in esame una revisione di lavori scientifici piuttosto recente (Critical Reviews in Food Science and Nutrition - 2021), che ha permesso di redigere delle raccomandazioni per le donne in menopausa. Il passaggio dall'età fertile alla menopausa è infatti associato fisiologicamente ad un aumento del peso ed ad una redistribuzione della composizione corporea con aumento del grasso viscerale (addominale). Questa tipologia di grasso, aumenta la produzione di citochine pro-infiammatorie e puo' portare allo sviluppo di malattie croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. Le strategie nutrizionali per prevenire il sovrappeso e le sue conseguenze nelle donne in menopausa stanno diventando un'esigenza crescente.
Alice In The WisdomLand e Il cioccolato fondente
di Alice Guazzini e Silvia Ciani
E’ormai noto da tempo quanto il cioccolato fondente, il cosiddetto “cibo degli dei”, abbia numerosi benefici anche in termini di disturbi dell’umore, agendo attraverso l’asse intestino-cervello. Ma qual è la quantità corretta che permette a questo cibo funzionale di avere degli effetti positivi? A tal proposito è stato pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, uno studio in cui si afferma che 30 grammi di cioccolato extra fondente 85%, cioè tre quadratini al giorno, possono essere la misura opportuna per permettere a questo cibo divino, di avere effetti sull’umore e farci “raggiungere così la felicità.”
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la dieta low Fodmap e la Sindrome dell' Intestino Irritabile (IBS)
Di Alice Guazzini e Silvia Ciani
Per la Rubrica Alice in the WisdomLand, abbiamo preso in esame un articolo scientifico (Efficacy of a low-FODMAP diet in adult irritable bowel syndrome: a systematic review and meta-analysis - Eur J Nutr 60 , 3505–3522 (2021)) che ha riportato i risultati ottenuti da vari studi sugli effetti di una dieta a basso contenuto di Fodmap sulla Sindrome dell'Intestino Irritabile (IBS) . Questa Sindrome, è un disturbo funzionale gastrointestinale, contraddistinto da dolore addominale, gonfiore ed alvo alterno; colpisce circa l’1% della popolazione mondiale, in prevalenza le donne rispetto agli uomini.
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Alice e la Dieta vegetariana: è sempre la scelta più giusta?
di Alice Guazzini e Silvia Ciani
Il modello alimentare vegetariano è sicuramente sano, tuttavia, come ogni tipologia di dieta, le scelte individuali possono variare ampiamente da persona a persona, portando o meno ad effetti collaterali. Tenendo conto di questa variabilità individuale, un recente studio inglese pubblicato sulla rivista BMC Medicine ( DOI: 10.1186/s12916-022-02468-0) ha evidenziato che un campione di donne di età compresa tra i 35 e i 69 anni che seguivano una dieta vegetariana avevano un maggior rischio di fratture dell’anca rispetto a quelle che seguivano un regime alimentare che comprendeva anche pesce o carne. Inoltre, sono state indagate le potenziali associazioni tra ciascun gruppo dietetico e il rischio di frattura dell'anca in base alla modifica dell’indice di massa corporea (IMC).
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