Alice, la caffeina ed il rischio cardiovascolare
Di Silvia CIani e Alice Guazzini
Diverse evidenze scientifiche suggeriscono che la caffeina abbia degli effetti benefici nei confronti delle malattie cardiovascolari, anche se il meccanismo che porta a questo risultato non è ancora del tutto stato chiarito. A sostegno di tale effetto positivo vi è la promozione della vasodilatazione dell’endotelio vascolare, ma anche una serie di meccanismi biochimici, diversi per tessuti e cellule, attraverso i quali la caffeina modula i livelli intracellulari di Calcio e conseguentemente l’attivazione o disattivazione di alcuni geni.
A tal proposito, un recente studio canadese (Lebeau et al., 2022) ha valutato l’effetto della caffeina sull'espressione di due geni che regolano i livelli circolanti del cosiddetto “colesterolo cattivo” (il colesterolo LDL). I geni in questione sono il gene PCSK9, che codifica una pro-proteina facente parte delle lipoproteine a bassa densita LDL, e il gene LDLR che codifica per il recettore di queste lipoproteine, partecipando cosi’ alla degradazione del colesterolo LDL.
Tramite l’azione della caffeina, che aumenta i livelli di Calcio nel reticolo endoplasmatico epatico, si hanno effetti sull’espressione genica ed in particolare sulla riduzione dei livelli circolanti di PCSK9 da un lato, mentre dall’altro una maggiore espressione del recettore LDL (LDLR) e quindi una riduzione importante del “colesterolo cattivo”.
Gli studiosi hanno sviluppato nuovi analoghi della caffeina che possono abbassare i livelli ematici di PCSK9 con una potenza maggiore rispetto alla caffeina e che dovranno essere analizzati più approfonditamente.
In conclusione lo studio ha dimostrato che, la caffeina è in grado di ridurre i livelli circolanti di colesterolo LDL ed essere quindi un buon alleato per abbassare il rischio cardiovascolare.
Fonte https://doi.org/10.1038/s41467-022-28240-9 Nature Communications
ALICE IN THE WISDOMLAND Rubrica di divulgazione di argomenti scientifici