Dieta e Sport
Da sempre dieta ed esercizio fisico sono un binomio inscindibile per raggiungere un buono stato di salute e mantenerlo nel tempo.
Per la popolazione in generale, l’alimentazione corretta e bilanciata è indispensabile per garantire i fabbisogni in energia e nutrienti; questo aspetto è ancor piu’ marcato negli sportivi, in quanto il loro fabbisogno risulta diversificato e molto incrementato. L’alimentazione corretta insieme ad un adeguata idratazione, può infatti ottimizzare la performance, prevenire la disidratazione, diminuire l’incidenza dei traumi e garantire un buon recupero post allenamento.
Le visite saranno così strutturate:
PRIMA VISITA (circa 60’, costo 122 euro )
Comprende:
- Anamnesi generale
- Anamnesi alimentare riferita e lettura di un diario alimentare di almeno 7 gg giorni precedenti alla prima visita (lo schema del diario alimentare sarà inviato per e-mail al momento della prenotazione telefonica o a discrezione della Dottssa consegnato al momento della prima visita per essere visionato alla successiva visita di controllo)
- Misurazioni antropometriche (Peso, Altezza, circonferenze,BMI)
- Analisi della composizione corporea tramite Bioimpedenziometro (BIA 101 ®Akern) e software Bodygram® Dashboard per valutazione dello stato di nutrizione (Nutrigram®) e di idratazione (Hydragram®)
- Definizione degli obiettivi in base all’allenamento e alla tipologia di sport
- Elaborazione di un piano alimentare personalizzato consegnabile via e-mail entro 3-5 giorni dalla prima visita o indicazioni nutrizionali in attesa della successiva valutazione del diario alimentare per l'elaborazione del piano alimentare
VISITA DI CONTROLLO (circa 30-40’, costo 60 euro, 82 euro con BIA) a cadenza concordata
Comprende:
- Misurazioni antropometriche (Peso, Altezza, circonferenze, BMI)
- Modifica/sostituzione del piano alimentare consegnabile via e-mail entro 3 -5 giorni dal giorno della visita di controllo
- +/- Analisi Composizione Corporea (BIA)
Le visite saranno effettuate e integrate dalla Dott.ssa Alice Guazzini, Biologa Nutrizionista (Iscrizione Ordine Biologi ToU_A 3505) esperta in Nutrizione Sportiva SANIS
Trattamenti nutrizionali per adulti
Come funziona il percorso di educazione alimentare?
Nel percorso di educazione alimentare, è prevista una prima visita per l’inquadramento (anamnesi antropometrica e patologica), per la valutazione nutrizionale (anamnesi alimentare e comportamentale) e, se ritenuto appropriato, viene consegnato il diario alimentare. In alternativa o contemporaneamente sono previste indicazioni nutrizionali o diete specifiche per patologia; infine, si definiscono i livelli di attività fisica eventualmente da svolgere.
Quanto costa il percorso di educazione alimentare?
Dopo circa 10-15 giorni, a seconda della valutazione iniziale e del percorso intrapreso, sarà effettuata una seconda visita (ossia il primo controllo) in cui sarà completata la valutazione nutrizionale attraverso la lettura del diario alimentare insieme al paziente, oppure sarà valutato il trattamento nutrizionale più appropriato (attraverso l’ausilio del diario alimentare e/o schemi dietetici personalizzati) e sarà definita e concordata insieme la cadenza degli incontri successivi (controlli).
Il costo per la prima visita puo' variare da 125 € ( iniziando il trattamento con il METODO COMPORTAMENTALE, attraverso l'uso del DIARIO ALIMENTARE, INDICAZIONI NUTRIZIONALI, REGOLE ALIMENTARI ecc..) a 155 € ( optando invece per il METODO NUTRIZIONALE, dove è compresa l'eventuale valutazione bioimpedenziometrica, BIA, l'elaborazinoe di una DIETA o un TUTOR o un PIANO ALIMENTARE).
il costo delle visite di controllo e' 65 € : queste sono suscettibili di supplementazione di 30 € ogni qualvolta occorra l'elaborazione di una nuova Dieta, un nuovo Tutor, un nuovo Piano Alimentare o una rivalutazione bioimpedenziometrica BIA.
L’alimentazione scorretta negli adulti è un problema che si può correggere con un trattamento nutrizionale personalizzato
Le cattive abitudini alimentari sono sempre dannose. Negli adulti, poi, esse sono il frutto di comportamenti e abitudini ormai così radicati che serve l’aiuto di un nutrizionista per modificarli con successo e stabilmente.
L’intervento di trattamento nutrizionale per adulti è indirizzato a tutti coloro che hanno una alimentazione scorretta e che presentano condizioni patologiche oppure condizioni fisiologiche che incidono sull’alimentazione.
Percorsi di educazione alimentare personalizzati
Ogni trattamento diventa un percorso educativo, diverso a seconda della persona, mirato a cambiare il comportamento alimentare e lo stile di vita e, nel caso specifico dell’obesità e del sovrappeso, anche alla perdita di peso.
Lo strumento prevalentemente utilizzato è il diario alimentare attraverso il quale è possibile eseguire un monitoraggio costante dell’alimentazione e del comportamento alimentare, sia da parte dell’operatore che del paziente; mediante questo strumento, è possibile effettuare e verificare le modificazioni comportamentali e quelle alimentari.
L’adolescenza corretta alimentazione
In questa fase della vita, l’Adolescente vede anche mutare l’atteggiamento degli altri nei propri confronti, man mano che egli cresce, mentre il suo universo sociale si riempie nel frattempo di persone con le quali si instaurano rapporti sempre più complessi.
Sicuramente non tutti gli Adolescenti vivono situazioni emotive riconducibili al concetto di crisi, ma nel contempo si rischia di sottovalutare la distinzione tra aspetti normali e patologici e di minimizzare l’esistenza di una patologia laddove fosse presente.I disturbi del comportamento alimentare in adolescenza
È un dato di fatto che i disagi psicologici ed emotivi durante l’adolescenza aumentino e di conseguenza aumenta l’incidenza di particolari psicopatologie come i disturbi del comportamento alimentare. Può capitare sempre più spesso, infatti, che l’Adolescente di oggi non abbia la forza e l’energia per affrontare questi passaggi obbligati, o non sia supportato adeguatamente dal contesto familiare o sociale.
Riconoscere la natura del disagio o ancor più diagnosticare precocemente una eventuale patologia, può favorire una più rapida e probabile risoluzione del problema: qualsiasi tipo di intervento in un periodo così particolare della vita di un individuo come l’Adolescenza, deve necessariamente prevedere un inquadramento generale per poter garantire al soggetto un sostegno su più livelli di intervento tra loro fortemente correlati: nutrizionale, psicologico e medico.
L’adolescenza è una fase della vita molto delicata per il rapporto con il proprio corpo e con il cibo
Lo sviluppo umano è un processo suddiviso in fasi. Mentre è da sempre riconosciuta la specificità dell’età infantile rispetto all’età adulta, è solo a partire dalla fine del XIX secolo che l’adolescenza giunge a essere considerata un periodo circoscritto e unico della vita umana, segnato da caratteristiche biologiche e psicologiche peculiari.
Alle soglie dell’adolescenza, il bambino intuisce che sta avvenendo in lui qualcosa di importante ma si sente impreparato ad affrontarlo; è inconsapevolmente avvolto da un senso di smarrimento per un processo di trasformazione in cui la sicurezza del corpo infantile viene abbandonata per una nuova immagine di Sé che deve andare lentamente costruendosi.
Poiché vi è un notevole squilibrio tra maturità corporea in via di veloce conseguimento e una sostanziale immaturità psicologica ad affrontare i cambiamenti, l’adolescenza viene ormai comunemente definita un periodo di crisi.
Di fronte a questa lenta ma definitivita metamorfosi, l’Adolescente si trova ad affrontare un processo di ridefinizione della propria identità personale attraverso una faticosa ricerca di una propria collocazione nel mondo.
Obesità e sovrappeso nei bambini
Bambini sovrappeso o obesi: quando serve lo psicologo?
Nel caso in cui gli obiettivi risultino difficili da raggiungere, quando il bambino mostra resistenza al cambiamento, quando la famiglia ha delle difficoltà nella gestione del percorso intrapreso e, più in generale, nella gestione quotidiana dell’alimentazione del proprio bambino, potrebbe essere utile la collaborazione di uno psicologo. L’alimentazione in età pediatrica infatti è strettamente legata alla dimensione emotiva, in quanto tende a soddisfare non solo una funzione biologica, ma un vero e proprio bisogno relazionale e di comunicazione da parte del bambino. Di conseguenza l’approccio al cibo può essere ri-orientato correttamente aiutando strategicamente i genitori ad aiutare i propri figli attraverso un intervento di tipo psico-educativo. Questo intervento serve a permettere ai genitori, migliorando le proprie capacità relazionali e di comunicazione, di aiutare i figli a raggiungere gli obiettivi legati al movimento e all’alimentazione corretta. Quindi le cadenze delle visite nutrizionali si alterneranno e si programmeranno in funzione di un progetto personalizzato da parte della psicologa, il tutto naturalmente concordato e condiviso con la famiglia.
Dott.ssa Corinna Desiati
Psicologa e Psicoterapeuta ad orientamento Breve Strategico, perfezionata in Neuropsicologia Clinica. Presso lo studio artEnutrizione si occupa di infanzia e adolescenza grazie all’esperienza maturata nel contesto riabilitativo, scolastico e di collaborazione con i servizi territoriali. Presso lo studio arteNutrizione, nell’ambito di un percorso riabilitativo integrato e multidisciplinare per la gestione del peso e della acquisizione di corretti comportamenti alimentari, si occupa di consulenza in età evolutiva, realizzazione di spazi dedicati alla promozione del benessere di bambini e ragazzi, e di incontri specifici dedicati alla genitorialità e alla comunicazione efficace con bambini e ragazzi.
Quali sono gli interventi nutrizionali per bambini sovrappeso o obesi in età scolare?
Il sovrappeso e l’obesità nei bambini sono un problema sempre più frequente, che andrebbe affrontato prima possibile senza “rimandare” l’intervento a un periodo ancor più delicato come l’adolescenza.
Sulla base dei dati rilevati, sarà illustrato il percorso e il tipo di intervento. È importante sottolineare che l’intervento nutrizionale per il bambino coinvolgerà tutta la famiglia in termini di obiettivi e comportamenti. Sarà consegnato materiale informativo e sarà spiegato come compilare il diario alimentare.
Dopo una o due settimane effettueremo il secondo incontro (il primo controllo) con il bambino, sempre accompagnato dal genitore o da un familiare, e leggeremo insieme il diario alimentare per completare la valutazione nutrizionale. Sarà pertanto definito il tipo di intervento nutrizionale più appropriato (educazione alimentare o dieta ipocalorica secondo il grado di obesità e in linea con le indicazioni del pediatra) e saranno concordati obiettivi per il movimento e l’alimentazione per l’incontro successivo a distanza di 2 o 3 settimane. Se gli obiettivi concordati saranno raggiunti, la cadenza delle visite sarà mensile.
Sovrappeso e obesità: Team Multidisciplinare
Dott. Silvia Ciani, Dott. Alice Guazzini, Dott Riccardo Mansani, Dott. Tania Marsili, Dott Roberto PapaianniÈ evidente come la molteplicità dei fattori coinvolti possa contribuire al perpetuarsi di tale condizione, aggravandone la comorbilità: concentrarsi su un unico fattore (il peso) o un unico intervento (la dieta) può non essere risolutivo, anzi, spesso può rivelarsi controproducente, poiché se non si affronta il problema alla base e a 360 gradi, si possono innescare meccanismi comportamentali e metabolici di compensazione con la conseguenza di peggiorare il quadro clinico.
Diventa quindi essenziale affrontare il sovrappeso e l’obesità tenendo conto di tutti quegli aspetti che ne hanno causato l’insorgenza e il mantenimento, cercando di migliorarli, modificarli, curarli.
La Società Italiana per l’Obesità (SIO) e l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), hanno redatto nel 2017 gli Standard Italiani per la cura dell’Obesità, sulla base delle evidenze scientifiche (attribuendo categorie di evidenza), nell’ambito dei trattamenti più appropriati per la cura dell’obesità sia a livello del SSN che della rete sul territorio. Le caratteristiche principali delle linee di intervento riguardano l’integrazione delle varie discipline nella presa in carico del paziente, individuando vari livelli di cura. Pur restando il Sistema Sanitario Nazionale il principale e fondamentale ente erogatore del servizio, non tutta la popolazione si rivolge direttamente a questo, fintanto che non raggiunge un grado oggettivo e/o di consapevolezza sulla condizione di obesità grave e di comorbilità.
La Società Europea per lo Studio dell’Obesità (EASO) ha recentemente aggiornato, nel 2019, le nuove linee guida per la gestione dell’obesità dell’adulto nelle cure primarie, e ha focalizzato l’importanza di un approccio centrato sul paziente: tale approccio deve essere caratterizzato da una buona comunicazione, da interventi motivazionali e dalla educazione terapeutica. In particolare si raccomanda di evitare la stigmatizzazione, di gestire gli aspetti psicologici della malattia puntando a migliorare l’autostima, l’immagine del corpo e la qualità della vita. Ma non sempre il medico di medicina generale può occuparsi in modo sistematico di tutti questi aspetti (oltre quelli clinici riguardanti le comorbilità e gli obiettivi terapeutici); spesso può capitare di sottovalutare il problema nel caso del sovrappeso, o di inviare ad altri quando la condizione di obesità è poco gestibile o più difficile da affrontare.
Diventa quindi essenziale la prevenzione, che può concretizzarsi nell’offrire ai pazienti e ai medici di medicina generale una tipologia di trattamento che si avvicini allo standard di cura ritenuto più efficace dalla comunità scientifica, così da arrestare o ritardare il graduale peggioramento della condizione morbosa tipica dell’obesità.
Intervento multidisciplinare contro sovrappeso e obesità: il programma
Io e i miei Colleghi, grazie all’esperienza maturata negli anni, sia per formazione che per pratica clinica e grazie alle condizioni che lo studio artEnutrizione di Firenze consente, abbiamo formalizzato un intervento strutturato che preveda una valutazione e una presa in carico del paziente sovrappeso/obeso da parte di tre figure specialistiche simultaneamente: il Medico, il Nutrizionista e lo Psicologo.
L’ approccio multidisciplinare permette agli specialisti di valutare il paziente nel modo più completo e di concordare e proporre il percorso terapeutico migliore per il raggiungimento degli obiettivi. Le proposte del percorso multidisciplinare per sovrappeso e obesità (vedi immagine) possono prendere diverse strade:
- quella prevalentemente medica, per cui occorre eseguire ulteriori accertamenti clinico/diagnostici;
- quella per cui si inizia un percorso nutrizionale personalizzato accompagnato dall’attività fisica;
- oppure quella che prevede un percorso integrato psicologo-nutrizionista.
All’interno di questo programma è previsto che si possano inserire altre figure specialistiche, in questo caso il laureato in Scienze Motorie come trainer per l’attività fisica. È proprio attraverso l’interdisciplinarità, ovvero il confronto e l’interazione continua fra le varie figure, e il dialogo con il paziente che il trattamento terapeutico si evolve nel modo migliore.
Tale intervento permette di ottenere:
- un notevole risparmio economico per il paziente poiché con un’unica prima visita evita l’invio successivo agli altri professionisti per avere una valutazione completa negli ambiti di competenza;
- un notevole risparmio di tempo per il paziente e per gli specialisti, che grazie alla interdisciplinarità del metodo condividono una valutazione e un’ipotesi di percorso terapeutico fin dalla prima visita;
- migliore compliance al trattamento poiché sarà frutto dell’interdisciplinarità (valutazione e confronto delle reali necessità del paziente da parte degli specialisti) e della possibilità del paziente di poter scegliere autonomamente fra le proposte terapeutiche offerte;
- una migliore prognosi in termini di efficacia di trattamento grazie alla varietà dei percorsi interdisciplinari offerti, quali il percorso integrato psicologo-nutrizionista, l’attività fisica monitorata con e senza trainer, la psicoterapia comportamentale individuale e di gruppo, oltre alle visite di controllo mediche qualora fosse necessario un monitoraggio clinico/diagnostico.
A cura di : Dott. Silvia Ciani, Dott. Alice Guazzini, Dott Riccardo Mansani, Dott. Tania Marsili, Dott Roberto Papaianni
Per la prevenzione e cura del sovrappeso e dell’obesità, abbiamo messo a punto percorsi interdisciplinari personalizzati e coordinati da un team di esperti
L’approccio al sovrappeso e all’obesità va ben oltre la semplice dieta ipocalorica e l’esercizio fisico. Per questo, abbiamo studiato un intervento multidisciplinare, coordinato da un team di esperti: personalizzazione e interdisciplinarità sono le parole chiave di questo intervento volto alla cura e alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità.
Razionale: perché serve un intervento multidisciplinare contro sovrappeso e obesità?
Il sovrappeso e l’obesità sono indici di sofferenza corporea, risultato di molteplici fattori. Fra le cause di sovrappeso e obesità troviamo:
- stili di vita errati,
- predisposizione genetica,
- contesti ambientali e comportamentali alterati,
- disagi emotivi e problemi psicologici,
- alterazioni metaboliche ed endocrinologiche,
- malattie,
- uso di farmaci.
Disturbi Alimentari
Dott.ssa Tania Marsili
Psicologa e Specializzazione ad orientamento Cognitivo Comportamentale, perfezionata in Mindfulness e Braintrainer.
Per artEnutrizione si occupa di consulenza e trattamento adulti per le seguenti aree: Insonnia, disturbi sessuali maschili e femminili, disagi e disturbi alimentari, gestione ansia e fobie, training Assertività e training Mindfulness.
Trattamento integrato psicologo-nutrizionista per i disturbi alimentari
Il rapporto amore-odio con il cibo, l'eccesso di preoccupazione per la forma fisica, l’alterata percezione dell’immagine corporea, sono tutti sintomi in stretta correlazione con alcuni fattori quali bassa autostima, ansia, sbalzi emotivi, pensieri ricorrenti di tipo ossessivo-compulsivo. Se sottovalutato, il rapporto alterato con il cibo può diventare un disturbo vero e quindi compromettere seriamente la salute psicofisica presente e futura.
Gli stati emotivi che condizionano il rapporto con il cibo
Ecco allora che, per raggiungere il benessere psicofisico reale e stabile nel tempo, occorre rendere le persone consapevoli che non è la dieta la risposta al proprio problema, ma piuttosto indagare quali siano le comportamenti o gli stati emotivi che spingono la persona a scaricare sul cibo e sul peso il proprio malessere.
Il trattamento quindi si articola in maniera coordinata: le visite nutrizionali si integrano all’interno di un percorso psicoterapeutico mirato ad incrementare il grado di consapevolezza e conoscenza delle dinamiche emotive sottostanti al sintomo. La necessità o la cadenza delle visite nutrizionali sarà concordata insieme dalle due figure (psicologo e nutrizionista) secondo il piano terapeutico condiviso e l’evoluzione della terapia.
Endocrinologo e Nutrizionista : un percorso integrato
Alimentazione specifica per le malattie endocrinologiche
Alcune di queste disfunzioni possono essere direttamente correlate alla nutrizione, ma occorre una diagnosi di patologia da parte del medico, affinché il biologo nutrizionista possa elaborare un piano nutrizionale specifico o dare indicazioni nutrizionali mirate al miglioramento della condizione. Allo stesso tempo la valutazione del medico risulta essenziale anche per escludere l’eventuale presenza di patologie. In un percorso terapeutico interdisciplinare, cioè, è sempre il medico che provvede a indirizzare l’intervento nutrizionale del biologo nutrizionista verso stili dietetici più equilibrati oppure verso una dieta particolare a seconda della presenza o meno di disfunzioni endocrine.
Può accadere poi, che l’alimentazione corretta o un regime dietetico particolare non siano sufficienti per risolvere la situazione, ma che siano necessarie adeguate terapie farmacologiche oppure esami o accertamenti specifici da fare: occorre quindi un monitoraggio clinico costante: ecco che le due figure, l’endocrinologo e il biologo nutrizionista, possono alternarsi per ottimizzare e verificare l’andamento del percorso terapeutico.
Per informazioni, dettagli e prenotazioni per una visita medica in un percorso integrato con endocrinologo e biologo nutrizionista vai alla nostra sezione contatti.
Ad artEnutrizione, lo studio di Firenze in Via Pellas, offriamo l’opportunità di una PRIMA VISITA con il TEAM MULTIDISCIPLINARE per il Sovrappeso e l'Obesità (clicca sopra per saperne di più) ad un costo contenuto di 150 euro. Essa consiste in una visita medica endocrinologica, una valutazione nutrizionale e una valutazione psicologica per iniziare un percorso terapeutico per la prevenzione, la cura e il trattamento di sovrappeso e obesità.
E' possibile anche prenotare allo stesso costo di 150 euro, una PRIMA VISITA MULTIDISCIPLINARE ENDOCRINOLOGO + NUTRIZIONISTA per iniziare un percorso integrato per la cura ed il trattamento di patologie o condizioni in cui l'alimentazione gioca un ruolo importante a supporto dell'eventuale terapia, sia nella prevenzione che nella cura, quali:
DIABETE TIPO 1, DIABETE TIPO 2 e DIABETE GESTAZIONALE
INFERTILITA'
SINDROME DELL'OVAIO POLICISTICO
IPOTIROIDISMO
OSTEOPOROSI
IPERCOLESTEROLEMIA e IPERTRIGLICERIDEMIA
STEATOSI EPATICA
MALNUTRIZIONE
MENOPAUSA
Dott. Riccardo Mansani, Medico Chirurgo, PhD, Specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo.
Ad artEnutrizione si occupa di diagnosi e cura di: disturbi ormonali e patologie relative a tiroide, ipofisi, gonadi (testicolo nell’uomo e ovaio nella donna), surrene, pancreas e stati fisiopatologici legati all’osteoporosi, alla disfunzione erettile, all’infertilità maschile e femminile, alle complicanze della menopausa e del diabete.
Per la cura migliore dell’obesità, un percorso integrato con endocrinologo e nutrizionista garantisce la massima efficacia
Molte volte si rivolgono a me persone che riportano problematiche di salute non risolte, non chiaramente diagnosticate, sintomi particolari che non sanno attribuire a cause specifiche o che hanno una storia clinica incerta. Per questo, consiglio di rivolgersi il prima possibile al proprio medico di medicina generale, o ad un medico specialista.
Patologie endocrine, metabolismo e problemi nutrizionali
Il sistema endocrino è quel complesso di interazioni determinato dalle ghiandole endocrine che, attraverso la produzione di ormoni, esercitano effetti su tessuti, organi e ghiandole, riuscendo a regolare molte funzioni vitali del nostro organismo, come la crescita, lo sviluppo e il metabolismo.
Se il processo di produzione delle secrezioni e del funzionamento degli ormoni non avviene in maniera corretta, si possono determinare delle disfunzioni o delle patologie.
Le patologie endocrinologiche più comuni sono:
- le malattie della tiroide, come noduli tiroidei, ipertiroidismo, ipotiroidismo, tiroiditi acute e croniche;
- le patologie della ghiandola ipofisaria, come diabete insipido centrale, insufficienza surrenalica secondaria, ipogonadotropo;
- le patologie delle ghiandole surrenali, come il morbo di Addison, gli adenomi surrenalici secernenti e la sindrome di Cushing;
- le malattie del pancreas, come il diabete di tipo 1 e 2;
- le malattie andrologiche che interessano l’apparato riproduttivo maschile, come la disfunzione erettile, l’ipogonadismo, l’infertilità e i disturbi dell’eiaculazione;
- le patologie dell’apparato riproduttivo femminile, come la sindrome dell’ovaio policistico, l’amenorrea, le irregolarità delle mestruazioni, l’ipogonadismo femminile, le complicazioni della menopausa, la galattorrea.
Il Diario alimentare
(2) rendere più consapevole il paziente di quello che sta facendo nel preciso momento in cui lo fa, facilitando il cambiamento di comportamenti che sembrano automatici e fuori dal controllo. […] La scheda di monitoraggio è usata anche per registrare in apposite colonne con un asterisco ogni alimento considerato eccessivo (per facilitare l’individuazione delle abbuffate oggettive e soggettive), i comportamenti di compenso eliminativi e non eliminativi, gli eventi, i pensieri e le emozioni che influenzano l’alimentazione e gli eventi importanti che non hanno influenzato l’alimentazione. [...] In taluni casi la scheda di monitoraggio può essere usata anche per registrare i livelli di fame e sazietà e per pianificare in anticipo l’alimentazione. [...] La scheda di monitoraggio permette anche di valutare i cambiamenti nel corso della terapia e fornisce un feedback continuo degli effetti del trattamento. [...] È grazie a questo feedback che è possibile la personalizzazione dell’intervento in termini di gradualità e l’adeguamento dei target terapeutici sulla base delle problematiche via via affrontate. [...]
A cosa serve il diario alimentare?
Di fatto negli anni il diario alimentare è diventato per me lo strumento d'elezione poiché mi consente di valutare numerosi aspetti relativi al comportamento alimentare delle persone che arrivano in studio (dalla malnutrizione per eccesso o per difetto, alle intolleranze, alle malattie metaboliche, alle cattive abitudini, ai disturbi psicologici...), permettendomi con più facilità l'eventuale passaggio a un regime dietetico specifico e personalizzato.
Il diario alimentare, poi, da strumento di valutazione, diventa un vero e proprio strumento terapeutico quando devo intervenire sul comportamento alimentare: grazie al diario, riesco ad agire mediante l’educazione e le strategie comportamentali direttamente per modificare i comportamenti inadeguati o disfunzionali, caratteristici delle persone che hanno problemi di peso.
Usare il diario alimentare, per me, significa personalizzare e rendere unico l’intervento per modificare il comportamento alimentare di ogni singola persona.
Il diario alimentare può essere un valido strumento terapeutico per affrontare i disturbi alimentari e curare sovrappeso e obesità
Esistono numerosi studi scientifici sull’uso del diario alimentare, soprattutto nel campo dei disturbi alimentari e nel trattamento dell'obesità: se ben usato, si rivela un valido strumento terapeutico.
[...] La scheda di monitoraggio è un adattamento del diario alimentare usata nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione sia da operatori esperti di nutrizione, che si occupano della riabilitazione nutrizionale, sia dagli operatori dell’area psicologica, in particolare nella terapia cognitivo comportamentale, con un duplice fine:
(1) fornire un quadro dettagliato del comportamento alimentare, portando di conseguenza all’attenzione del terapeuta e del paziente la natura del disturbo dell’alimentazione (per es. restrizione dietetica, abbuffate, comportamenti di compenso) e dei meccanismi che lo mantengono;
La Dieta mediterranea e la piramide alimentare
Che cosa è la piramide alimentare?
Gli enti deputati alla tutela della salute pubblica di tutto il mondo industrializzato sono preoccupati per l’alta incidenza di patologie come obesità e diabete di tipo 2, anche perché, dato allarmante, esse iniziano a insorgere in tenera età.
Dagli anni ‘90 in America si è cercato di promuovere il modello della dieta mediterranea, utilizzando l’icona della cosiddetta “piramide alimentare”, che è diventata oggi, in tutto il mondo, uno strumento essenziale e immediatamente comprensibile per comunicare alle persone i principi fondamentali per una corretta alimentazione:
- cereali (pane, pasta, riso, ecc.), frutta e verdura stanno alla base della piramide e devono rappresentare le fondamenta della nostra alimentazione, e quindi essere consumati tutti i giorni più volte al giorno;
- tranne che per il latte, o in alternativa lo yogurt (da assumere quotidianamente per l’apporto quotidiano di calcio) tutti gli alimenti di origine animale (formaggi, carni, uova, pesci) devono essere utilizzati non in abbondanza e comunque alternandoli;
i condimenti, i dolci, gli zuccheri, che stanno al vertice della piramide, devono essere utilizzati con moderazione.
L’importanza dell’attività fisica
Affinché una corretta alimentazione garantisca una buona salute a lungo termine, essa deve essere accompagnata da una adeguata attività fisica, che non consiste solo nella programmazione settimanale di un’attività (palestra, piscina, tennis ecc.), ma nel condurre uno stile di vita attivo quotidiano (camminare, usare la bicicletta, fare le scale ecc.).
Il mio intervento nutrizionale sulla persona è quindi mirato al raggiungimento di quei comportamenti alimentari e di stile di vita ideali di dieta mediterranea, attraverso ogni strumento o strategia: che sia la dieta, il diario alimentare, la motivazione, l’educazione e, perché no, anche l’esempio… sempre nel rispetto del gusto e delle possibilità personali.
Perché la dieta mediterranea è più salutare? Alimenti sani e stile di vita
Verso gli anni ‘70, studi scientifici hanno permesso di stabilire che, rispetto alle popolazioni di altri paesi industrializzati, quelle che si affacciavano sul Mediterraneo avevano un’aspettativa di vita più lunga e una qualità della vita migliore.
La dieta mediterranea è anche uno stile di vita
Ma la dieta mediterranea non era solo questo: si trattava di uno stile di vita, frugale, semplice, caratteristico di quelle popolazioni che vivevano di agricoltura, di allevamento e di pesca.
Tuttavia, mentre fino a qualche anno fa l’obesità e il diabete di tipo 2 erano prerogativa di quei paesi che la dieta mediterranea non l’avevano mai conosciuta, oggi queste malattie croniche e quelle ad esse associate (ipertensione, dislipidemie, patologie cardiovascolari, tumori ecc.) sono in aumento anche nelle zone mediterranee. Possiamo purtroppo affermare che la dieta, o per meglio dire lo stile di vita mediterraneo non esiste più. Sono cambiati gli stili alimentari, gli alimenti, i gusti; si assiste a un progressivo allontanamento da quelle tradizioni culinarie proprie della cultura mediterranea, oltre che a un aumento della sedentarietà.
Stile di vita attivo e attività fisica
Aiutare a vincere la sedentarietà: il ruolo del nutrizionista
Il mio ruolo di nutrizionista non si limita al solo intervento nutrizionale, ma cerca di stimolare a vincere la tendenza alla sedentarietà, ad adottare comportamenti più idonei per avere uno stile di vita attivo. Questo significa:
- evitare i comportamenti che favoriscono la sedentarietà come l’uso della macchina e dell’ascensore, guardare la tv, giocare al computer e al telefono, ecc…;
- adottare comportamenti attivi come muoversi a piedi, in bicicletta, salire le scale, giocare all’aria aperta;
- indirizzare verso programmi adeguati di attività fisica. Laddove necessario, mi preoccupo come nutrizionista di coinvolgere altre figure professionali per stabilirne i livelli e le modalità più opportune.
A tal proposito, presso la Blue Clinic di Bagno a Ripoli dove esercito, è stato creato “Perdere peso con il Medical Fitness”, un percorso che vede coinvolte varie figure professionali nell’identificazione di un programma di attività fisica monitorato e personalizzato.
Presso il mio studio artEnutrizione ho avuto la possibilità di creare diversi percorsi multidisciplinari integrati tra cui anche quello fra nutrizionista e personal trainer laureato in scienze motorie, affinché l’attività fisica, attraverso un intervento personalizzato e mirato, diventi strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi, sia in termini di perdita di peso che di recupero di massa muscolare.
La sedentarietà è il nemico numero uno per la salute e il benessere psicofisico
Il Ministero della Salute sta svolgendo campagne di promozione dell’attività fisica nel tentativo di contrastare la tendenza alla sedentarietà in aumento nella popolazione; muoversi quotidianamente, infatti, produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona.
Perché si fa poca attività fisica?
La popolazione è sicuramente sensibile a questi messaggi, ma, nonostante questo, la proposta è disattesa: viene da domandarsi perché le persone fanno poca attività fisica.
Moltissimi iniziano programmi di attività fisica magari anche con tanto entusiasmo, ma questi programmi spesso non sono idonei e sono “forzati”. Il risultato è inevitabile: forti dolori, palpitazioni, grandi sudate e abbandono del programma intrapreso. Perché sia efficace e diventi una piacevole abitudine, l’attività fisica non deve essere sentita come un obbligo, ma come un piacere, una necessità, un divertimento:- la prima cosa nella scelta del tipo di attività fisica da intraprendere è la ricerca della piacevolezza, che può essere dovuta sia al tipo di attività in sé (secondo le proprie capacità e attitudini), sia alla modalità con cui viene effettuata (in compagnia, ascoltando la musica, all’aria aperta ecc);
- la seconda cosa fondamentale è l’allenamento: chi non ha mai fatto attività fisica o è da molto in inattività, deve iniziare un adeguato programma di allenamento che consiste, generalmente, in 15 minuti per i primi giorni a intensità moderata per poi aumentare gradualmente i tempi e l’intensità dell’esercizio secondo le proprie capacità;
- la terza cosa fondamentale è la continuità e la costanza: una volta iniziata l’attività sportiva è bene riuscire a mantenere l’impegno per garantire da un lato gli effetti dell’allenamento, dall’altro i benefici che da essa derivano, tenendo presente che il nostro corpo risponde alle continue sollecitazioni sempre meglio, adattandosi a carichi di lavoro sempre più intenso.
Chi poi ha una storia complicata ed è in sovrappeso o obeso, affinché l’attività fisica possa essere veramente utile alla salute, deve necessariamente seguire programmi specifici personalizzati e adeguati, sulla base delle valutazioni dei medici e del personale sanitario (fisioterapisti e laureati in scienze motorie) specializzato nel settore.
Tutor Nutrizionale | una nuova strategia per affrontare la dieta
Che cosa fa il tutor nutrizionale?
Ecco allora che nasce il tutor nutrizionale, ossia una pianificazione nutrizionale settimanale delle giornate alimentari molto precisa e dettagliata sulla base delle esigenze lavorative, metaboliche o sportive. Questa strategia può risultare necessaria in qualsiasi momento del percorso nutrizionale intrapreso: in questo modo, la persona acquisisce le competenze nutrizionali che le sono necessarie in modo diretto e prescrittivo, per poi essere in grado di ristrutturare le abitudini alimentari attraverso schemi nutrizionali equilibrati.
I tutor saranno realizzati presso lo studio artEnutrizione in collaborazione con la dottoressa Alice Guazzini, che seguirà il paziente passo dopo passo nella scelta dell’alimentazione più giusta, elaborando dei menù settimanali o quindicinali equilibrati con le relative visite di controllo.
Il sistema di tutoraggio prevede che la dottoressa sia disponibile ad accompagnare il paziente, adattare e plasmare il programma in corso d’opera (variando gli alimenti e la distribuzione dei pasti in funzione delle reali esigenze) per mantenere alta la motivazione, garantire una migliore aderenza al programma e raggiungere più rapidamente gli obiettivi prefissati.
- Dott.ssa Alice Guazzini Biologo NutrizionistaPresso artEnutrizione, per i pazienti della Dott.ssa Ciani, si occupa di elaborazione dei Tutor Nutrizionali personalizzati ( in condizioni fisiologiche e patologiche) con monitoraggio settimanale o quindicinale, esegue valutazioni nutrizionali nella Prima visita Mulidisciplinare per la prevenzione e cura del sovrappeso e dell'obesità e valutazioni della composizione corporea (attraverso l'analisi bioimpedenziometrica)
Come ottenere risultati duraturi nel tempo dopo aver recuperato il peso forma
Ogni persona è unica e caratterizzata dalle proprie condizioni cliniche (sia fisiologiche che patologiche) e comportamentali (stile di vita e disturbi alimentari), pertanto vi saranno obiettivi o traguardi da raggiungere diversi, ma soprattutto possono essere differenti anche le strategie nutrizionali per perseguirli.
Interventi personalizzati per l’educazione alimentare
Nell'ottica di ottenere dei risultati duraturi nel tempo (il mantenimento del peso dopo il dimagrimento in caso di sovrappeso, o il recupero del peso in caso di eccessiva magrezza), la soluzione non può essere una ricetta comune, ma deve esserci piuttosto una personalizzazione dell’intervento in funzione delle caratteristiche della persona.
C’è chi ha semplicemente bisogno di essere educato al corretto comportamento alimentare attraverso una guida generica per imparare ad organizzarsi (numero e orari dei pasti), o attraverso indicazioni più specifiche in termini di quantità e qualità di alimenti (grammature e frequenze alimentari); c’è invece chi ha bisogno di uno schema alimentare più rigido (dieta con sostituzioni e grammature) per imparare a gestire gli alimenti in base al loro valore nutrizionale, e infine chi ha la necessità di essere seguito e accompagnato giorno per giorno mediante un piano alimentare ben preciso (un menù prefissato, concordato e pianificato) che lo aiuti senza dover scegliere da solo.
Consulenza nutrizionale online
Consulenza nutrizionale online: di cosa si tratta?
Mentre in passato le consulenze online erano vietate, e in emergenza Covid erano permesse tramite contatto telefonico, e-mail o videochiamata, dal 20 febbraio 2023, esse sono state finalmente regolamentate e definitivamente permesse grazie alla creazione della piattaforma il portale dei biologi a cui l’utente che intende servirsene deve registrarsi. Le consulenze possono essere di due tipi.
Consulenza tecnico-scientifica online sulla nutrizione
La consulenza professionale online tecnico-scientifica, in ambito delle scienze biologiche, della scienza dell’alimentazione e dell’educazione alimentare, si rivolge ad aziende, scuole e privati. Non essendo una prestazione sanitaria, è maggiorata dall’ IVA al 22%. Il prezzo è pattuito tramite accordi e preventivi.
Per informazioni e prenotazioni clicca qui oppure cercami sul portale dei biologi
Consulenza nutrizionale online per un percorso nutrizionale educativo e comportamentale
In alcuni casi potrebbe rendersi necessaria, per un utente privato o un paziente, per svariati motivi (logistici, di malattia, per limitare le probabilità di contagio da Coronavirus, ecc.) una CONSULENZA NUTRIZIONALE ONLINE come alternativa agli appuntamenti in presenza, per ridurre il numero di incontri in Studio.
In questo caso, si tratta di una prestazione sanitaria esente IVA, con prezzi sovrapponibili a quelli in studio in quanto il tempo e la tipologia della prestazione sono gli stessi.
Sono molte le situazioni in cui la consulenza nutrizionale online può essere integrata nel percorso nutrizionale intrapreso, dopo aver eseguito una prima visita in studio, con controlli in studio programmati nel tempo (per la rilevazione dei parametri antropometrici e/o bioimpedenziometrici). In questi casi, la visita nutrizionistica online permette di cadenzare gli incontri a ritmi più serrati e di mantenere alta l’aderenza al trattamento senza spostarsi troppo spesso, se questo è problematico.
Oppure le visite del nutrizionista online (prima visita e successivi controlli) potrebbero essere parte di un percorso nutrizionale di tipo educativo e comportamentale, o di supporto a trattamenti multidisciplinari intrapresi con altre figure professionali (psicologo, medico, personal trainer, ecc); il servizio di consulenza nutrizionale online, essendo più fruibile nella gestione del tempo e dello spazio, potenzia la motivazione alla continuità del trattamento intrapreso.
Infine, la visita online offre la possibilità di avere un consulto nutrizionale, che comporta un parere professionale su molteplici temi, quali per esempio i fabbisogni nutrizionali nelle diverse condizioni fisiologiche o patologiche, sulle varie linee guida scientifiche e accreditate disponibili, informazioni su enti, presidi, reti sul territorio, associazioni, ecc.
Esiste un portale attraverso cui gli utenti possono richiedere una consulenza online di biologi professionisti, anche sulla nutrizione
L’Ente di previdenza e assistenza dei biologi (ENPAB), e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) hanno proposto un nuovo strumento online per rispondere alle nuove esigenze digitali dei professionisti. Si tratta di un portale internet che offre ai clienti la possibilità di raggiungere i professionisti biologi in base alle specifiche competenze e alle professionalità offerte.
Come trovare un biologo nutrizionista online
Dal sito www.ilportaledeibiologi.it, che è online dal 20 febbraio 2023, i clienti possono richiedere online una consulenza specifica, individuando il professionista scelto. Chiunque può così accedere a diversi servizi proposti da questi professionisti, in base alla categoria interessata, tra cui:
- laboratorio;
- sperimentazione clinica;
- HACCP;
- nutrizione;
- ambiente;
- genetica;
- certificazione qualità;
- cosmetica;
- beni culturali;
- biologia marina;
- forense;
- informazione scientifica del farmaco;
- embriologia – seminologia.
Gli utenti possono scegliere direttamente il biologo professionista di riferimento in base al tema di loro interesse. Potranno poi scegliere il metodo di pagamento e saldare la consulenza direttamente online al professionista.
LA VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA
Che cosa è la bioimpedenziometria?
La bioimpedenziometria è una tecnica non invasiva che consente di analizzare la composizione corporea (in soggetti dai 2 anni in su) in pochi secondi grazie alla rilevazione dell’impedenza, ovvero della “resistenza” opposta dall’organismo al passaggio di una corrente elettrica alternata di bassissima intensità (400 µÅ), ad alta frequenza (50 KHz), innocua per i tessuti. È una metodica sicura, veloce, riproducibile, controindicata solo nei portatori di pacemaker, usata in clinica anche per predire severità e prognosi di patologie.
Come si esegue l’esame bioimpedenziometrico?
Lo strumento validato scientificamente che utilizzo è il BIA 101 (AKERN® ), che permette di effettuare un’analisi di composizione corporea con modello tricompartimentale.
Il soggetto viene fatto distendere su un lettino con avambraccio e piede omolaterale scoperto, gambe e braccia leggermente distali dal corpo.
Tramite la semplice apposizione di quattro elettrodi di superficie (2 sulla mano e 2 sul piede), il sensore misura i valori bioelettrici di Resistenza (abbinata ai liquidi corporei) e Reattanza (abbinata ai solidi corporei) presenti nel corpo umano. Le misure vengono inserite nel software BODYGRAM® che li trasforma in grafici (BIA VETTORIALE) e, attraverso determinati algoritmi, in dati stimati (BIA CONVENZIONALE) di composizione corporea.Avremo così:
- grafo Biavector®: per la valutazione dell’assetto idrico
- grafo Biagram®: per la valutazione dell’assetto nutrizionale
- scala Hydragram®
- scala Nutrigram®
E le stime della composizione corporea relative a:
- Acqua Totale TBW
- Acqua Intracellulare ICW
- Acqua Extracellulare ECW
- Rapporto tra Massa Intracellulare ed Extracellulare
- Angolo di fase PA
- Indice di Massa Corporea (BMI)
- Indice di Massa Cellulare Corporea (BCMI)
- Massa Cellulare
- Massa Grassa FM
- Massa Magra FFM
- Massa Muscolare MM
- Rapporto di scambio Sodio/Potassio
- Metabolismo basale BMR
La validità del risultato dipende dal corretto stato di idratazione del soggetto (più il risultato vettoriale nel Biavector si trova all’interno dell’ellisse di confidenza del 50% - verde -, più le stime di composizione corporea risultano attendibili), motivo per cui i dati ottenuti per la composizione corporea (soprattutto di soggetti obesi o malnutriti) non vanno presi come valore assoluto, piuttosto come monito a un cambiamento delle proprie condizioni (idratazione, alimentazione, stile di vita, attività fisica), ripetendo l’esame a distanza di qualche tempo e confrontando i miglioramenti rispetto all’esame iniziale.
Anche per questo motivo, l’esame sarà effettuato solamente in quei soggetti per i quali ritengo che possano esserci dei reali benefici in termini di motivazione al cambiamento durante un percorso di perdita di peso associato all’attività fisica, un miglioramento della composizione corporea attraverso piani nutrizionali mirati. Sarà mia cura non proporlo in bambini e adolescenti per non incoraggiare pensieri ossessivi relativi al peso e all’immagine corporea (prevenzione dei disturbi alimentari), o in soggetti adulti con diagnosi o sospetto di disturbo alimentare (a meno che non faccia parte del percorso terapeutico) e in coloro con i quali eseguo un percorso di modificazione del comportamento alimentare (se non come tecnica motivazionale).
Il tempo che intercorre fra un esame e un altro sarà valutato sulla base degli obiettivi (1 o 2 settimane per vedere normalizzati i parametri legati all’idratazione o alla malnutrizione, un mese o più per i parametri legati alla massa magra o grassa).Come presentarsi all’esame bioimpedenziometrico
Affinché l’esame riporti un risultato valido, accurato e riproducibile, il test in studio deve essere sempre effettuato nelle stesse condizioni (possibilmente stesso orario, stessa temperatura ambientale), a digiuno da 4 ore, con astensione dall’attività fisica da almeno 12 ore, non in presenza di uno stato febbrile (poiché i fluidi corporei variano la loro conduttività in funzione della temperatura).
Antropometria e bioimpedenziometria servono a valutare la composizione corporea, che non è uguale per tutti
Il rapporto fra peso e altezza è il primo parametro da considerare per valutare le condizioni di un paziente (sottopeso, normopeso, sovrappeso, obesità). Tuttavia, esso da solo non basta: occorre anche discriminare fra massa grassa e massa magra della persona, e verificare la distribuzione corporea del grasso.
Misurare massa grassa, massa magra e distribuzione del grasso
Peso, altezza e BMI da soli però non discriminano massa grassa (FM) e massa magra (FFM) e non rilevano la distribuzione corporea del grasso (adiposità viscerale o periferica).
Esistono quindi altri indicatori di adiposità:
- i più usati per l’adiposità viscerale sono la circonferenza vita (WC), e la circonferenza fianchi, la cui interpretazione è basata sul rapporto vita/fianchi, che è considerato utile al pari di BMI e WC come predittore delle patologie associate all’obesità (malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, ipertensione, diabete, ecc…);
- la circonferenza degli arti (come indice di adiposità periferica) viene utilizzata maggiormente per valutare il rischio di malnutrizione per difetto;
- infine la plicometria fornisce una misura diretta della massa grassa (FM) a partire dalla valutazione della spessore delle pliche cutanee utilizzando formule di regressione che comprendono dalle tre alle sette sedi di misurazione.
Io tuttavia preferisco non utilizzare tale metodica, poiché associo la rilevazione dei dati antropometrici ad un’altra metodica strumentale, più veloce e più precisa: la BIOIMPEDENZIOMETRIA (BIA).
Educazione alimentare per perdere peso
L’educazione alimentare come primo passo per cambiare il comportamento alimentare
Tramite l’educazione alimentare la persona prende coscienza della propria “porzione”, riacquista la sensibilità alle proprie sensazioni di fame e sazietà, regolarizza i pasti in base alle proprie esigenze e impara a programmarli e ad associare gli alimenti nel modo giusto.
L’educazione alimentare prevede inoltre anche una “educazione” di tipo più generale, in cui la persona apprende i processi fondamentali del funzionamento del proprio corpo e del proprio comportamento alimentare. Questo le consente di capire, da un lato, l’importanza dell’attività fisica non solo come strumento terapeutico per la perdita e il mantenimento del peso, ma come atteggiamento corretto da seguire sempre nella vita, per mantenere un buono stato di salute a lungo nel tempo. Dall’altro lato, l’educazione alimentare aiuta a diventare consapevoli dei propri atteggiamenti emotivi e psicologici associati all’assunzione di cibo, imparando a rispondere in maniera adeguata, e non con il cibo, in tutte quelle occasioni (emozioni, stress, ecc.) in cui non si presenta la sensazione di fame.
Le indicazioni nutrizionali nell’educazione alimentare
Indicazioni nutrizionali e schemi dietetici personalizzati, soprattutto in caso di patologie accertate e diagnosticate, sono utilizzati sempre nell’ambito di una educazione alimentare più generale, perché acquisire consapevolezza nella scelta dei cibi e dei comportamenti corretti (non solo alimentari) è la base per migliorare lo stato di salute nel presente e durevolmente nel futuro.
La riabilitazione nutrizionale aiuta a correggere le abitudini alimentari sbagliate
La parola “dieta” deriva dal greco e significa “stile di vita”. Quindi la dieta non è solo una lista di alimenti da assumere in quantità precise e a orari definiti, ma è molto di più: è il tipo di alimentazione più sano e idoneo per mantenere il proprio organismo in salute.
Alternative alla dieta rigida: modificare il proprio comportamento alimentare con la riabilitazione nutrizionale
Il comportamento alimentare di un individuo rispecchia lo stile di vita dell’individuo stesso: pasti troppo veloci a causa di orari rigidi sul lavoro, impegni inderogabili che fanno saltare i pasti, la fretta che non consente di cucinare… L’obiettivo fondamentale per un vero benessere nell’alimentazione non deve essere quello di seguire uno schema dietetico rigido per un certo periodo di tempo, che poi però è inevitabilmente destinato ad essere abbandonato. Dobbiamo perseguire piuttosto un cambiamento duraturo del “comportamento alimentare” mediante una modificazione profonda delle abitudini e dello stile di vita.
Questo è proprio il significato della riabilitazione nutrizionale: un intervento molto complesso che prevede non solo un’opera di informazione sulle caratteristiche degli alimenti e sui processi psicologici che determinano l’atteggiamento verso il cibo, ma anche l’imparare a mettere in pratica quotidianamente le informazioni ricevute.
La riabilitazione nutrizionale, cioè, mira a rendere la persona capace di costruire la propria dieta e in grado di modificare il proprio comportamento alimentare.
Trattamenti nutrizionali dalla teoria alla pratica
Il colloquio telefonico e la prima visita nutrizionale o multidisciplinare
Il primo accesso consiste in un colloquio telefonico in cui si richiede il motivo della prestazione, in modo da indirizzare già a una tipologia di intervento che può strutturarsi nelle seguenti modalità:
- Prima visita nutrizionale (con il nutrizionista)
- Prima visita multidisciplinare (con più figure), che a sua volta può diversificarsi in:
- ◦ Prima visita con team multidisciplinare per obesità/sovrappeso (un’unica prima visita con endocrinologo, nutrizionista, psicologo nella stessa giornata);
- ◦ Prima visita per percorso integrato endocrinologo- nutrizionista (un’unica prima visita con endocrinologo e nutrizionista nella stessa giornata);
- ◦ Prima visita per percorso integrato psicologo-nutrizionista (consiste in una prima visita nutrizionale; successivamente e a parte, vengono eseguiti 2-3 incontri con la psicoterapeuta prima di tornare a controllo con il nutrizionista);
- ◦ Prima visita per percorso integrato nutrizionista - personal trainer (consiste in una prima visita nutrizionale; successivamente e a parte, la visita con il personal trainer può essere svolta in giorni diversi).
La Prima visita serve per l’inquadramento. La persona è accolta e, attraverso il dialogo e gli strumenti clinici, sono valutati i molteplici aspetti relativi alla sua condizione:
- Motivazione
- Anamnesi patologica, alimentare, comportamentale
- Rilevazione parametri clinici (pressione e frequenza cardiaca) se comprende la visita medica, antropometrici (peso, altezza, circonferenze), bioimpedenziometrici (idratazione e composizione corporea)
- Valutazione clinica (se comprende la visita medica) e valutazione nutrizionale
- Inizio percorso nutrizionale con impostazione del trattamento comportamentale e/o nutrizionale
Le basi del metodo di lavoro come nutrizionista
Da più di 20 anni mi occupo di alimentazione. Dopo la Laurea in Scienze Biologiche, ho sfruttato un’opportunità lavorativa e formativa importante, quella di frequentare assiduamente per 10 anni gli Ambulatori Obesità e Malattie del Metabolismo della SOD di Endocrinologia dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Careggi di Firenze, il cui responsabile era il Prof. C.M. Rotella, obesiologo e diabetologo di fama internazionale, che è stato mio tutor e guida scientifica.
Ho imparato qui che l’incremento ponderale, la condizione di obesità e sovrappeso, il dismetabolismo, non sono assolutamente fattori indipendenti e che quindi la scienza medica non deve limitarsi alla cura del singolo sintomo, ma piuttosto comprendere la complessità di tali manifestazioni per agire alla base di ciò che innesca l’insorgenza e il perpetuarsi delle condizioni patologiche.
I fattori che influenzano il comportamento alimentare e l’approccio multidisciplinare
Lo stile di vita, le abitudini, l’ambiente, il carattere, l’indole, il temperamento, il contesto sociale, sono tutti elementi che possono determinare delle alterazioni del comportamento alimentare oltre che dello stato metabolico.
Da qui l’impostazione di lavoro sulla ricerca della consapevolezza, sul ripristino delle percezioni, sull’educazione, sull’acquisizione di informazioni e l’eliminazione di nozioni errate e pregiudizi, sul mantenimento della motivazione, attraverso tecniche e strategie che non sempre possono essere le stesse per tutti.
Ritengo che ogni persona abbia un’espressione del sé data dall’insieme di molteplici elementi; a volte questi elementi sono talmente disordinati, esagerati, carenti, sbagliati o inconsci, che hanno bisogno solo di essere riconosciuti affinché la condizione alterata possa essere modificata. Da qui la necessità di comprendere il malessere della persona attraverso l’interazione di più figure specialistiche, in sintonia fra loro per la condivisione dei percorsi e degli obiettivi.
Percorso Dimagrimento
PERDERE PESO CON IL MEDICAL FITNESS
Presso la Blue Clinic di Bagno a Ripoli dove ricevo, struttura specializzata nella riabilitazione fisica e motoria, è stato realizzato un Percorso per la Perdita di peso che prevede l’integrazione di interventi multidisciplinari e testati scientificamente per il raggiungimento dell’obiettivo in completa sicurezza.