Trattamenti nutrizionali dalla teoria alla pratica
Il colloquio telefonico e la prima visita nutrizionale o multidisciplinare
Il primo accesso consiste in un colloquio telefonico in cui si richiede il motivo della prestazione, in modo da indirizzare già a una tipologia di intervento che può strutturarsi nelle seguenti modalità:
- Prima visita nutrizionale (con il nutrizionista)
- Prima visita multidisciplinare (con più figure), che a sua volta può diversificarsi in:
- ◦ Prima visita con team multidisciplinare per obesità/sovrappeso (un’unica prima visita con endocrinologo, nutrizionista, psicologo nella stessa giornata);
- ◦ Prima visita per percorso integrato endocrinologo- nutrizionista (un’unica prima visita con endocrinologo e nutrizionista nella stessa giornata);
- ◦ Prima visita per percorso integrato psicologo-nutrizionista (consiste in una prima visita nutrizionale; successivamente e a parte, vengono eseguiti 2-3 incontri con la psicoterapeuta prima di tornare a controllo con il nutrizionista);
- ◦ Prima visita per percorso integrato nutrizionista - personal trainer (consiste in una prima visita nutrizionale; successivamente e a parte, la visita con il personal trainer può essere svolta in giorni diversi).
La Prima visita serve per l’inquadramento. La persona è accolta e, attraverso il dialogo e gli strumenti clinici, sono valutati i molteplici aspetti relativi alla sua condizione:
- Motivazione
- Anamnesi patologica, alimentare, comportamentale
- Rilevazione parametri clinici (pressione e frequenza cardiaca) se comprende la visita medica, antropometrici (peso, altezza, circonferenze), bioimpedenziometrici (idratazione e composizione corporea)
- Valutazione clinica (se comprende la visita medica) e valutazione nutrizionale
- Inizio percorso nutrizionale con impostazione del trattamento comportamentale e/o nutrizionale
Le basi del metodo di lavoro come nutrizionista
Da più di 20 anni mi occupo di alimentazione. Dopo la Laurea in Scienze Biologiche, ho sfruttato un’opportunità lavorativa e formativa importante, quella di frequentare assiduamente per 10 anni gli Ambulatori Obesità e Malattie del Metabolismo della SOD di Endocrinologia dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Careggi di Firenze, il cui responsabile era il Prof. C.M. Rotella, obesiologo e diabetologo di fama internazionale, che è stato mio tutor e guida scientifica.
Ho imparato qui che l’incremento ponderale, la condizione di obesità e sovrappeso, il dismetabolismo, non sono assolutamente fattori indipendenti e che quindi la scienza medica non deve limitarsi alla cura del singolo sintomo, ma piuttosto comprendere la complessità di tali manifestazioni per agire alla base di ciò che innesca l’insorgenza e il perpetuarsi delle condizioni patologiche.
I fattori che influenzano il comportamento alimentare e l’approccio multidisciplinare
Lo stile di vita, le abitudini, l’ambiente, il carattere, l’indole, il temperamento, il contesto sociale, sono tutti elementi che possono determinare delle alterazioni del comportamento alimentare oltre che dello stato metabolico.
Da qui l’impostazione di lavoro sulla ricerca della consapevolezza, sul ripristino delle percezioni, sull’educazione, sull’acquisizione di informazioni e l’eliminazione di nozioni errate e pregiudizi, sul mantenimento della motivazione, attraverso tecniche e strategie che non sempre possono essere le stesse per tutti.
Ritengo che ogni persona abbia un’espressione del sé data dall’insieme di molteplici elementi; a volte questi elementi sono talmente disordinati, esagerati, carenti, sbagliati o inconsci, che hanno bisogno solo di essere riconosciuti affinché la condizione alterata possa essere modificata. Da qui la necessità di comprendere il malessere della persona attraverso l’interazione di più figure specialistiche, in sintonia fra loro per la condivisione dei percorsi e degli obiettivi.