CONSULENZE ON LINE IN QUARANTENA
…. anche per il futuro?
L’emergenza coronavirus sta accelerando un cambiamento, una riforma strutturale che il governo, attraverso il Ministero della Pubblica Amministrazione e il Ministero del Lavoro, sta incoraggiando: il lavoro agile.
Per le aziende, fino ad oggi, non è mai veramente partito in Italia, sia nel pubblico che nel privato poiché bloccato da schemi troppo legati alla presenza effettiva, piuttosto che alla produttività del lavoro svincolata dal luogo fisico. Per quanto riguarda le consulenze professionali, non c’è mai stata una vera e propria normatizzazione a riguardo, anche perché molto legata al sistema informatico/telematico del professionista e del cliente, assolutamente non scontato e assai disomogeneo fra le parti, oltre che non legittimato in termini di privacy. Ma l’attuale particolare situazione sta imponendo ad entrambi, professionista e cliente, l’adeguamento a idonei sistemi di comunicazione per poter erogare ed usufruire dei servizi.
Veniamo alla particolare situazione del Biologo Nutrizionista: nel recente passato, nel tentativo di ostacolare l’abusivismo della professione, e di valorizzare la nostra figura professionale, l’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB) si è espresso tramite un decreto sull’inaccettabilità e l’illegalità dell’erogazione di diete e dell’esecuzione di valutazioni nutrizionali a distanza, richiamando all’imprescindibilità del contatto umano, soprattutto per la rilevazione di parametri necessari per una valutazione nutrizionale oggettiva e corretta, ma anche per l’instaurarsi di un rapporto di fiducia reciproca… in seguito pero’ ai recenti decreti restrittivi da parte del Governo, dettati dalla necessità di contenere il diffondersi del contagio da virus Covid-19, con un recente decreto l’ONB viene a sospendere tutti i termini dei procedimenti disciplinari relativi all’esercizio della professione on-line, dando quindi, a mio parere, l’opportunità di pensare ad un nuovo approccio per la gestione del paziente.
Ecco, un nuovo approccio, una nuova opportunità. Volendo quindi dare uno sguardo al futuro, questa opportunità apre la mente a nuove considerazioni e porta inevitabilmente alla rivalutazione di alcuni aspetti legati all’attività del Biologo Nutrizionista.
Una “visita nutrizionale” non puo' essere scevra di tutti quegli aspetti legati direttamente alla “persona”, e quindi non è pensabile risolvere attraverso metodiche a distanza. Le misurazioni antropometriche (la determinazione del peso, dell'altezza, delle circonfereze), devono essere eseguite dallo stesso operatore, che con l'esperienza e la pratica e con la strumentazione adeguata garantisce che i dati siano ripetibili e attendibili; l'utilizzazione di metodiche quali la Plicometria o la Bioimpedenziometria per esempio, necessitano della presenza della persona fisica; la relazione che si instaura fra professionista e paziente, il rapporto di fiducia, l'empatia, la comprensione che si creano attraverso il dialogo e l'osservazione, il contatto fisico, l'ambiente...sono prerogative essenziali per lo sviluppo di un alleanza terapeutica ottimale.
Detto questo, ritengo che possano esistere determinate condizioni, tali che la visita nutrizionale possa essere concepita in modo diverso; e già per mia esperienza, e per tipologia di pazienti che si rivolgono a me, mi è assai frequente non adottare tecniche particolari per la determinazione delle misure antropometriche, come la plicometria o la bioimpedenziometria. Questo perché nella maggior parte dei casi da me trattati, non si tratta solamente di “perdere peso”, o di creare precisi piani nutrizionali per specifici fabbisogni nutrizionali, piuttosto di affrontare questioni legate principalmente allo stato di salute e alla qualità della vita, come le patologie, i disturbi alimentari, l’educazione alimentare, la modifica del comportamento alimentare (percorsi nutrizionali)… Quindi, ecco che risulta lecito, opportuno, ma anche necessario, come riportato nelle disposizioni del DPCM del 10 aprile 2020 del Ordine Nazionale dei Biologi, in questa particolare situazione di emergenza Coronavirus, per la tutela della salute propria dei propri collaboratori e pazienti, prediligere l’utilizzo di collegamenti video piuttosto che la visita in studio, adottando tutte le precauzioni di carattere tecnico necessarie ad accertare l’identità del paziente, nonché gli strumenti necessari a guidare il paziente nella rilevazione delle misure.
I “controlli” ed i “consulti/consulenze” invece possono essere gestiti anche diversamente, rispetto al passato o ai metodi tradizionali.
I controlli, intesi come momento di valutazione di aderenza al programma, di raggiungimento di obiettivi prefissati (che vanno oltre la misurazione dei parametri antropometrici), di incentivazione e sostegno al cambiamento, vanno concertati secondo le modalità più adatte di volta in volta per entrambe le parti, quindi è plausibile offrire una proposta alternativa, cioè la possibilità di eseguirli anche a distanza, sempre rispettando e assecondando le caratteristiche del percorso intrapreso, ma valorizzando l’intervento attraverso spunti e metodiche adeguate.
Anche Il consulto e la consulenza ritengo che possano essere organizzati a distanza in quanto non richiedono la personalizzazione dell’intervento essendo prestazioni a carattere più generale: consistono infatti nell’espressione di un parere professionale su diversi temi riguardanti la nutrizione o anche più in generale le scienze biologiche.
Spero che grazie a questa emergenza, agli sforzi che i professionisti stanno tutti facendo per rimettersi in gioco, allo sviluppo di nuove piattaforme per poter agire attraverso gli strumenti telematici, si creino i presupposti per valorizzare ancor di più il ruolo del Biologo Nutrizionista, nell'ottica di creare e differenziare più metodologie di intervento... ma ovviamente dovremo attendere le delibere del nostro Ordine per poter agire anche in futuro secondo questi innovativi propositi…..
Intanto, se vuoi saperne di più sulla mia Consulenza Nutrizionale OnLine in quarantena clicca qui