Le nuove abitudini alimentari durante la pandemia.
Gli effetti del primo lockdown, nella primavera dello scorso anno, hanno lasciato un' impronta decisiva sulle abitudini e gli stili di vita degli Italiani. Se pur durante un primo, breve, periodo iniziale, il comportamento sia stato un po’ caotico, con il passar del tempo, le persone hanno cominciato ad adattarsi alla nuova condizione di emergenza sanitaria e a compiere scelte alimentari e comportamentali ben definite, in ragione della salvaguardia della propria salute.
L’ EIT Food (European Institute of Innovation and Technology) ha pubblicato ai primi di Dicembre 2020, un’indagine che analizza l’impatto del Covid-19 sui comportamenti alimentari dei consumatori europei , mostrando come la pandemia abbia cambiato il modo in cui le persone pensano, acquistano, e consumano il cibo.
La ricerca è stata condotta da alcune università europee, guidate dall’Università Aarhus in Danimarca, e ha coinvolto 5.000 consumatori di 10 paesi europei, inclusa l’Italia. Lo studio ha rilevato alcuni punti fondamentali:
- - I cittadini hanno iniziato a trascorrere più tempo in casa e a mangiare meno fuori, con un crescente acquisto in quasi tutte le categorie di alimenti.
- - Un grande cambiamento nel modo in cui facciamo acquisti, con quasi la metà dei consumatori che ha segnalato un aumento degli acquisti online (45%), acquisti all’ingrosso (47%) e uscite per la spesa attentamente pianificate (45%).
- - un terzo dei consumatori europei (36%) ha trascorso più tempo in cucina e la condivisione dei pasti con gli altri è diventata più importante, con tre persone su dieci (29%) che si siedono insieme a tavola più regolarmente.
Sembrerebbe poi che questa attenzione al cibo si possa protrarre anche dopo l’emergenza sanitaria, infatti:
- - Quasi un terzo dei consumatori ha affermato che sarà più importante avere tempo per consumare pasti fatti in casa (27%) e che continuerà a mangiare cibi più vari (30%) dopo la pandemia.
- - A causa del COVID-19 quasi la metà dei consumatori (49%) mette ora la propria salute al primo posto e sta adottando nuove abitudini alimentari che andranno a beneficio non solo della loro salute, ma anche del pianeta.
- - L’acquisto di prodotti locali ha acquisito maggiore importanza per un terzo degli intervistati e questa tendenza sembra essere destinata a continuare anche in futuro.
Appare quindi adesso uno scenario diverso, una nuova tendenza verso un sistema alimentare più sano e sostenibile, con un’attenzione particolare agli sprechi, uno stile di vita piu’ sano e molto piu’ vicino allo stile alimentare della Dieta Mediterranea, come anche rilevato dalle analisi condotte dall’Osservatorio Waste Watcher per la Campagna Spreco Zero di Last Minute Market.
Dallo studio, tutto italiano, si rileva che i comportamenti e le convinzioni acquisite con la pandemia sono i seguenti:
- - circa la metà degli italiani ha introdotto la lista della spesa
- - fare la spesa e acquistare prodotti aderenti alla dieta mediterranea non è solo più salutare, ma anche più conveniente
- - la lunga permanenza fra le mura domestiche ha introdotto buone pratiche nella pianificazione dell’acquisto, gestione e fruizione del cibo, favorendo la prevenzione degli sprechi.
Se veramente questa sarà la tendenza, la pandemia non rimarrà solo un brutto ricordo, ma avrà dato un contributo al miglioramento della sostenibilità e dell’impatto ambientale.