dieta: regime o stile di vita?
Con il termine dieta le persone pensano comunemente al “mangiare meno” e associano la parola ad un “regime alimentare”. In realtà la parola “dieta” significa principalmente “stile di vita”, in cui l’alimentazione assume una connotazione piu’ complessa, e la scelta degli alimenti deriva dall’integrazione del proprio modo di essere con i propri bisogni, gusti, necessità e con l’ambiente in cui si vive.
Nell’ambulatorio del professionista della nutrizione, la dieta intesa come stile di vita puo’ consistere in un piano nutrizionale (ovvero un menu’ settimanale o mensile) o anche piu’ semplicemente in uno schema generale con indicazioni per una sana e corretta alimentazione, equilibrata e varia. A queste si possono aggiungere: indicazioni su porzioni, metodi di cottura e di preparazione dei cibi; strategie per organizzare la giornata alimentare in funzione dell’attività sportiva, delle occasioni sociali, dell’impegno lavorativo, dei viaggi; suggerimenti alimentari per affrontare vari stati fisiologici come la gravidanza, l’allattamento, la menopausa, la senilità ma anche alcuni stati patologici (come le dislipidemie non familiari, l’ipertensione essenziale, disturbi digestivi, gonfiori addominali, ecc..), al fine di migliorare lo stato di salute generale. Per i bambini, le loro famiglie e gli adolescenti diventa soprattutto un percorso di educazione alimentare che aiuta a conoscere i cibi, le implicazioni di alcuni alimenti o la mancanza di tali sulla crescita e sullo sviluppo del proprio corpo nel rispetto di se stessi e dell’ambiente.
La dieta intesa invece come regime alimentare è una prescrizione dietetica (piu’ o meno rigida) mirata al ripristino dello stato di salute compromesso da una patologia (dieta ipoallergenica per le allergie alimentari; dieta a basso contenuto di elementi infiammatori o Fodmaps per la sindrome del Colon irritabile, il morbo di Chron, i diverticoli, le disbiosi intestinali, ecc.) o predisponente alle patologie (diete ipocaloriche per sovrappeso e obesità; diete a basso indice glicemico per l’alterata tolleranza glucidica, l’Insulino Resistenza, la Sindrome dell’Ovaio Policistico, il diabete Mellito; diete ipolipidiche e/o ipoglucidiche nelle dislipidemie, nella steatosi epatica, per i calcoli alla cistifellea, ecc) o mirato alla correzione della malnutrizione per difetto o per eccesso (in alcuni casi di gravidanza, allattamento, allenamento sportivo, disfagia, sarcopenia, senilità, amenorrea, disturbi del comportamento alimentare, ecc.). E’ quindi uno schema alimentare prescrittivo, giornaliero, settimanale o mensile, di tipo qualitativo e quantitativo, con grammature e indicazioni specifiche a seconda delle necessità: occorrono continui controlli per verificarne l’aderenza e l’eventuale modifica sulla base dell’evoluzione dello stato di salute. Esistono anche diversi regimi dietetici, alcuni molto particolari e molto rigidi in cui occorrono integrazioni e alimenti speciali, (per esempio la dieta aproteica per l’insufficienza renale cronica, la dieta chetogenica per l’epilessia, la dieta senza glutine per la Celiachia ecc..). Quando è necessario un piano alimentare o una dieta, di qualsiasi tipo, occorre affidarsi ad un professionista esperto. Purtroppo si nota sempre piu' spesso (soprattutto nella condizione di sovrappeso) una tendenza ad affidarsi a pratiche dietetiche non comprovate, non sicure, sbilanciate, secondo la moda del momento, o peggio ancora proposte da persone non qualificate. Solo il Medico specialista, il Biologo Nutrizionista ed il Dietista, ognuno con percorsi formativi diversi, hanno le competenze professionali per occuparsi di nutrizione e salute.