L'ultima Dieta
Il desiderio di tante persone che combattono il sovrappeso da una vita è fare una dieta che permetta di non recuperare piu’ il peso perso, senza riacquistarlo con gli interessi come invece spesso accade (il cosiddetto fenomeno dello yo-yo o sindrome dell’oscillazione di peso), con conseguente aggravamento delle proprie condizioni sia fisiche che psicologiche. E’ stato infatti dimostrato che seguire diete rigide o importanti restrizioni caloriche per lunghi periodi di tempo provoca alterazioni del tono dell’umore (depressione, irritabilità, ansia) e tende a far aumentare l’incidenza degli episodi di “perdita di controllo” o di “trasgressione” nei confronti di cibi che durante la dieta non sono permessi con la sensazione di un “senso di colpa” costante.
Come possiamo far sì che una dieta sia finalmente ed effettivamente l’ultima dieta? Se lo scopo principale rimane solamente quello di perdere peso, sarà molto probabile ricascare in abitudini e comportamenti scorretti che, una volta interrotto il regime dietetico, saranno ripristinati, e con loro anche il peso faticosamente perso. Dobbiamo perciò fare questa considerazione: le abitudini alimentari costituiscono un elemento assai radicato nello stile di vita delle persone, e non si modificano semplicemente con una prescrizione dietetica. L’intervento piu’ appropriato, quindi, è quello di ottenere un cambiamento duraturo del “comportamento alimentare” mediante una modificazione profonda delle abitudini e dello stile di vita.
L’educazione alimentare è il primo passo per cambiare il comportamento alimentare: la persona prende coscienza della propria “porzione”, riacquista la sensibilità alle proprie sensazioni di fame e sazietà, regolarizza i pasti in base alle proprie esigenze imparando a programmarli e ad associare gli alimenti nel modo corretto; apprende l’importanza dell’attività fisica non solo come strumento terapeutico per la perdita e il mantenimento del peso, ma come atteggiamento corretto da seguire sempre nella vita per mantenere un buono stato di salute duraturo nel tempo; diventa consapevole dei propri atteggiamenti emotivi e psicologici associati all’assunzione di cibo, imparando a rispondere in maniera adeguata, e non con il cibo, in tutte quelle occasioni (emozioni, stress, ecc.) in cui non si presenta la sensazione di fame.
Il mio lavoro di nutrizionista prevede la creazione di percorsi nutrizionali personalizzati in cui si alternano il metodo comportamentale (si trasferiscono delle abilità e competenze sulla gestione dell’alimentazione ed il controllo di comportamenti alimentari non adeguati, oltre che stimolare uno stile di vita attivo) e il metodo nutrizionale (si eseguono piani nutrizionali equilibrati di tipo mediterraneo in cui nessun cibo è escluso, alternati a regimi dietetici temporanei che possono aiutare alla diminuzione del peso). E’ stato visto che la perdita del 5-10% del peso iniziale, se mantenuta nel tempo, correla con la riduzione del rischio cardiovascolare nei pazienti sovrappeso o obesi. Per cui, ottenere piccoli risultati, mantenere alta la motivazione, andare avanti per piccoli obiettivi, è la strategia vincente del mio metodo di lavoro: attraverso quest’”ultima dieta” si acquisisce davvero uno stile di vita diverso dal precedente, uno stile di vita più sano che permetta il mantenimento degli obiettivi raggiunti.
Rubrica di Nutrizione su laToscana nuova settembre 2023