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Biologo Nutrizionista

La frutta d'autunno

In autunno le temperature scendono, iniziano le piogge, i temporali sono piu’ frequenti, le giornate si accorciano. E’ la stagione dei primi raffreddori, quindi, per affrontare il prossimo inverno in salute, occorre modificare le nostre abitudini alimentari scegliendo i cibi stagionali, piu’ ricchi in nutrienti, possibilmente a chilometro zero, affinchè si possa assaporarne a pieno il gusto e le proprietà. Fra la frutta di stagione, ricca di fibre e di antiossidanti, abbiamo:

Mele: favoriscono la digestione, aiutano la peristalsi intestinale grazie ad una fibra, la pectina, ed essendo poco caloriche sono particolarmente indicate nei regimi di perdita di peso e in pazienti con diabete-

Pere: molto ricche in acqua, di vitamina C e rame, e quindi ottime per rafforzare il sistema immunitario, ed essendo anch’esse poco caloriche, indicate per la cura del sovrappeso e del diabete.

Uva: benchè sia fonte di antiossidanti, ottima per la salute cardiovascolare, essendo ricca di cellulosa (buccia) non è adatta ai bambini sotto i 4 aa di età o in chi ha problemi di digestione, ed essendo particolarmente zuccherina, chi deve tenere sotto controllo la glicemia, non ne deve abbondare.

Melograno: ricco di polifenoli e antiossidanti, vitamina A e C, ha effetti benefici sulla circolazione sanguigna

Cachi: pieni di vitamina A e fibre, ideali per la salute della pelle e per contrastare la stitichezza intestinale; insieme alla componente zuccherina, che è un po’ piu’ alta rispetto agli altri frutti, apportano molto potassio per cui sono molto indicati in chi fa sport, anche perché la presenza della fibra rallenta l’assorbimento dello zucchero e di conseguenza la produzione di insulina.

Castagne: le castagne sono considerate frutta ma hanno un contenuto di amido maggiore e sono più simili ai cereali in termini di valore nutrizionale (in passato il castagno era considerato l’albero del pane!). Le castagne sono ricche di carboidrati complessi, fibre, vitamine (come la vitamina C e le vitamine del gruppo B) e minerali (come il potassio e il magnesio). Sono ricche in purine, per cui poco indicate a chi soffre di gotta o di acidi urici elevati; l'abbondanza di fibre e carboidrati non disponibili spesso causa gonfiore intestinale e meteorismo per cui non adatte alla dieta per il colon irritabile. Per il contenuto in amidi andrebbero sempre usate in sostituzione delle altre fonti di zuccheri in caso di sovrappeso, diabete mellito tipo 2 e ipertrigliceridemia (100 g di castagne fresche sbucciate, piu’ o meno 7 pezzi della varietà "marrone", apportano circa le calorie di un piccolo piatto di riso in bianco).

Organizzando bene la giornata alimentare, consumando per esempio piccole mele o pere o qualche chicco di uva a fine pasto, cachi come merenda o spuntino, melograno come ingrediente nelle insalate, nello yogurt, nei succhi o nei centrifugati di verdura, ed infine le castagne (bruciate o ballotte) con moderazione, al posto del pane, o anche sotto forma di dolce (castagnaccio) a colazione o merenda, affronteremo sicuramente i prossimi mesi invernali in salute e arricchiremo la nostra tavola di sapori e gusti caratteristici della nostra terra.

Rubrica di Nutrizione su laToscana nuova Dicembre 2024