La salute del cuore a tavola
Come possiamo prevenire le malattie cardiovascolari a tavola? Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di patologie che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni; si definiscono congenite se presenti dalla nascita, o acquisite quando insorgono nel corso della vita. Purtroppo la cardiopatia ischemica (l’infartoacuto del miocardio e lo scompensocardiaco) rappresentano la prima causa di morte, o invalidità, in Italia e nel mondo ma, attraverso la prevenzione, è possibile contrastarne l’insorgenza e la progressione, soprattutto per quelle piu’ diffuse a componente aterosclerotica e correlano con l’avanzare dell’età.
Prima di tutto è imperativo agire sui fattori di rischio, che possono essere: “non modificabili” come l’età, la predisposizione genetica per familiarità ed etnia, il genere (le donne in età fertile sono protette dagli estrogeni); oppure “modificabili” attraverso interventi di tipo comportamentale sugli stili di vita non salutari (tabagismo, sedentarietà, scarsa attività fisica, consumo rischioso e dannoso di alcol, scorretta alimentazione) e mediante terapie mirate in caso di patologie (sovrappeso e obesità, diabete mellito, ipertensione arteriosa. sindrome metabolica, iperuricemia. iperomocisteinemia, sindrome delle apnee ostruttive nel sonno.
Una Task force di Società Medico-Scientifiche ha redatto apposite Linee Guida per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e questa tabella riassume le raccomandazioni a livello nutrizionale: adottare il modello di dieta mediterranea (con predominanza di alimenti di origine vegetale) è lo stile alimentare piu’ protettivo per tutte le patologie, soprattutto per quelle cardiovascolari; utilizzare abitualmente condimenti vegetali (l’olio di oliva extravergine, e gli olii di semi) ricchi di acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi piuttosto che quelli di origine animale (burro, lardo, strutto, panna…) ricchi invece di grassi saturi; consumare abitualmente frutta secca (come le noci ma anche di altro tipo, non salata); preferire cereali integrali rispetto a quelli raffinati e ridurre l’uso di zuccheri semplici (zuccheri aggiunti, bevande zuccherate, succhi…) e quindi contenere anche la quantità di frutta giornaliera a 2 porzioni al giorno (anche 3, ma piccole); mantenere costante l’assunzione di fibra consumando sempre una porzione abbondante di verdura ai pasti principali; limitare la frequenza del consumo della carne rossa, e soprattutto quella trasformata (salumi, affettati, wurstel ecc…) e aumentare il consumo di pesce, anche quello piu’ grasso; limitare, se non addirittura abolire, l’uso di alcool.
Rubrica di Nutrizione su laToscana nuova Novembre 2024