di Rosa Valerioti e Silvia CIani
Nel precedente articolo sono state elencate sette regole che potrebbero aiutarci a rendere il mondo un posto migliore e la nostra alimentazione più salubre; affrontiamo la prima: scegli più prodotti vegetali.
Aumentare il consumo di prodotti vegetali potrebbe rappresentare l’inizio di un vero cambiamento, indirizzandoci verso una alimentazione più sostenibile. Frutta e verdura e soprattutto legumi e cereali, se consumati abitualmente nelle giuste quantità consentono alla dieta di essere più green e più bilanciata.
di Rosa Valerioti e Silvia Ciani
La FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, definisce l'alimentazione sostenibile come un'alimentazione a ridotto impatto ambientale che soddisfa le linee guida nutrizionali dal punto di vista economico, dell'accessibilità e dell'accettabilità culturale. Questa rubrica avrà lo scopo di contribuire a sensibilizzare il consumatore, ad adottare comportamenti adeguati a tutela della salute propria e del pianeta.
di Alice Guazzini e Silvia Ciani
Questa volta ci siamo focalizzate e volutamente dilungate su una patologia, l'ENDOMETRIOSI, oggi finalmente riconosciuta, perchè colpisce molte donne, fin dalla giovane età, modificando iin negativo la qualità della vita.
L'endometriosi è una malattia cronica, infiammatoria e debilitante associata a dolore pelvico e infertilità, colpisce il 10% delle donne in età fertile e deriva da un’anomalia delle cellule della cavità uterina che migrano verso sedi extra-uterine. Da un punto di vista sintomatico include diverse caratteristiche ma tipi di dolore non specifici, un aumento del rischio di infertilità, affaticamento, spossatezza, mal di testa, disturbi intestinali e mancanza di energia, .Il dolore pelvico è un sintomo cardinale per molte persone che soffrono di endometriosi, ma non è un indicatore specifico poiché è associato a diversi disturbi ginecologici e non. Una dismenorrea progressiva dovrebbe far sorgere il sospetto di endometriosi poiché la dismenorrea primaria non aumenta di gravità nel tempo. La percezione del dolore può variare in intensità, momento in cui si manifesta e durata a seconda della paziente.
di Alice Guazzini e Silvia CIani
La letteratura scientifica ribadisce da tempo quanto l’attività fisica regolare e continuativa abbia numerosi benefici in termini di salute: contribuisce a mantenere stabili i livelli di glicemia nel sangue, diminuendo cosi' il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2, è in grado di prevenire anche l’obesità, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione, riducendo il rischio di sviluppare malattie cardiache e diversi tumori (colon e seno), inoltre diminuisce il rischio di morte prematura (infarto ed altre malattie cardiache), previene l’osteoporosi e il rischio di fratture, ma ha anche un ruolo sulla prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici (mal di schiena) e contribuisce ad attenuare anche i sintomi di ansia, stress e depressione.
Di Alice Guazzini e SIlvia CIani
L'indice glicemico (IG) esprime la velocità con cui gli alimenti causano un aumento della glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue), dalla loro ingestione fino a 2 ore dopo. Generalmente, alimenti che fanno aumentare la glicemia in modo rapido hanno un alto IG, quelli che la fanno salire in modo più graduale hanno un IG basso se paragonati agli effetti sulla glicemia della somministrazione di 50 gr di zuccheri o 50 gr di pane bianco.
L’IG è influenzato da diversi fattori che possono essere legati sia alla dieta, per la presenza di grassi, fibre, proteine e addirittura porosità e temperatura di consumo dell’alimento, sia all’individuo per il grado di masticazione, la velocità di svuotamento gastrico, l’assorbimento intestinale, la secrezione e la resistenza periferica all’insulina ma anche a molti altri che tutt’oggi non conosciamo.